“cosa ne pensi della riapertura delle indagini sulla morte di pantani?“, mi chiede un amico.
e io non so cosa ne penso, nemmeno ora che è passato un po’ di tempo.
penso che sin qui sia soltanto cronaca giudiziaria e non sportiva.
penso che comunque la giustizia sportiva si dimostri ancora una volta piú pavida pure della giustizia ordinaria; è più facile riaprire le indagini su un (presunto?) omicidio che fare chiarezza sulle imboscate degli antidoping e sulla sua gestione nebulosa, passata presente e futura.
penso soprattutto che se fosse stato un morto qualunque e non Marco Pantani le indagini sarebbero già morte e sepolte da anni. ne sono convinto tanto forte è il ribrezzo che provo verso la magistratura italiana, fatta di malori attivi, cadute dalle scale, mattoni volanti e oggetti che prendono vita. quante volte il morto “povero drogato”, “depresso”, “punkabbestia” è stato sepolto così, di fretta e con una pietra sopra (o al collo)? Continua a leggere