ho pensato un po’ a cosa dovessi scrivere su questo mondiale leonino, se ci fosse ancora qualcosa da dire.
non certo la cronaca della corsa e quella sua sensazione di copia-incolla, svoltasi come sempre si svolge ormai, con la fuga degli avventurieri del mattino e qualche improbabile trenata in testa al gruppo (e stavolta il premio va al fantastico, seppur breve, inseguimento dei marocchini), agitatasi per il tempo di un soffio, per un azzardo che azzardo non è stato, per poi rientrare nei binari che le erano stati assegnati.
nemmeno il risultato fine a se’ stesso. che come fai a parlare di un vincitore in questo mondiale senza riempirti gli occhi e la corteccia cerebrale con l’immagine così splendida di wiggo iridato?