Sarebbe stato bello sapere cosa hai pensato in quell’ultimo giro, quando la vittoria di giornata ti era ormai sfuggita di mano e sembrava non interessare più a nessuno dei presenti. Forse interessava a te, come sempre: sarebbe stato bello e confortante sapere che il tuo pensiero era tutto su come ridurre lo svantaggio da quello là e nel frattempo guadagnare su chi ti inseguiva, accarezzare quel desiderio impossibile di ribaltare l’esito in pochi chilometri e mettere ancora una volta il tuo nome in un albo d’oro che sembra una lunga ripetizione di quelle sette lettere che stanno sulla tua carta d’identità. Invece sull’albo d’oro ci va lo stesso nome che va con tutti i titoli di questa stagione, proprio come era capitato a te dieci anni fa, e su questo traguardo che sa di musica da uscita di scena ci passi solo quarto, superato nel finale da quel rivale di giornata che ti precede nell’ultima di troppe classifiche, lui che potrebbe essere tuo figlio, e forse da un punto di vista sportivo lo sarà presto. Continua a leggere
Archivio mensile:febbraio 2016
[CXZolder16] un mondiale in tre minuti
è stato un mondiale bellissimo. diciamocelo, e completamente inatteso.
il mondiale di un Belgio che ha saputo correre quasi da squadra, e ha saputo leggere perfettamente la corsa in anticipo, aiutato dal capitano che tutti avrebbero voluto avere. e intendo Van Aert, cioè Nys, insomma Van Aert, o Nys…
quello che segue è il racconto del mondiale 3 minuti, qui c’è la versione audio (a un certo punto, intorno al quarantaquattresimo minuto).